Le ricette italiane sono uniche proprio come le sue regioni.
Da nord a sud la cucina vanta innumerevoli contrasti di sapori e ingredienti con piatti tradizionali simbolo dell’Italia.

Valle d’Aosta: Polenta Concia


Polenta fatta con farina di mais e acqua, uno dei piatti tipici della tradizione del Nord Italia, perfetto per scaldarsi e ricaricarsi dopo una lunga giornata trascorsa al freddo.
La polenta diventa “concia” aggiungendo la fontina, il tipico formaggio della Valle d’Aosta, creando così un piatto che unisce gusto e prodotti locali in una ricetta semplice ma gustosa.

Piemonte: Bagna Cauda


Più che un “piatto”, la Bagna Cauda è un condimento fatto di aglio, olio e acciughe che accompagna verdure sia cotte che crude. Questa ricetta ha origini antichissime: risale infatti al Medioevo, quando nei periodi di freddo e carestia, i contadini la preparavano per trovare un po’ di sollievo dalla fame e dal freddo.

Liguria: Trofie al pesto


Se si nomina la cucina ligure, le prime cose che vengono in mente sono il pesto – salsa a base di basilico, pinoli, aglio e olio – e le trofie ed ecco qui il piatto tipico e sicuramente più famoso della regione: le trofie al pesto.
Ne esistono diverse versioni, dalla preparazione senza aglio nel pesto all’aggiunta di pomodori freschi. 


Lombardia: Risotto alla milanese

Ricetta regionale dal caratteristico colore dorato dato dallo zafferano.
Risale al 1500 circa quando, per il matrimonio della figlia di un vetratista, i colleghi chiesero al cuoco di aggiungere dello zafferano al risotto che sarebbe stato servito al banchetto.
Originariamente al risotto si aggiunge il midollo di bue e può essere servito anche come contorno dell’ossobuco, altro piatto tipico milanese.

Trentino-Alto Adige: Canederli

I canederli sono tra i piatti più presenti nei menù dei ristoranti trentini.
Prendono il nome dal tedesco, dalla Baviera in particolare, dove si chiamano Knödel.
Sono delle piccole “polpettine” fatte con pane impastato e con ingredienti diversi da zona a zona ma i più utilizzati sono speck, formaggio, latte ed erba cipollina.

Veneto: Risi e bisi

A metà tra un risotto e una minestra, risi e bisi è uno dei piatti tradizionali della cucina vicentina.
Questa ricetta nasce in epoca medievale grazie alle prime coltivazioni dei monaci benedettini che tra il X e il XI secolo iniziarono a seminare una qualità di bisi (piselli) molto pregiata, conosciuti oggi come Piselli di Lumignano.
La bontà di questi piselli ha reso il piatto una vera e propria prelibatezza al punto che il 25 Aprile, in onore di San Marco, patrono di Venezia, la popolazione era solita offrire al Doge questo piatto dal sapore regale.

Friuli-Venezia Giulia: Frico


Il frico è una specie di frittata a base di formaggio, patate e burro.
Era il piatto tipico di boscaioli e contadini che lo portavano con sé quando andavano a lavorare nei campi.
Una variante del frico viene fatta con zucchero e cannella, servito con crostini o pane tostato.

Tortellini fatti a mano da Welldone Cils Social Food
Tortellini fatti a mano da Welldone Cils Social Food

Emilia-Romagna: Tortellini

I tortellini sono una pasta all’uovo ripiena di carne, funghi o verdura tipica di Bologna e Modena, perfetti sia accompagnati dal ragù che da un buon brodo.
Le sue prime tracce risalgono a una pergamena del 1112 e a una bolla di Papa Alessandro III del 1169.

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Sull’origine di questo piatto esistono diverse leggende, tra cui una del 1200 che vede protagonista una giovane Marchesina molto bella.

Il proprietario della locanda, attratto dalla sua bellezza rimase a spiare la donna dalla serratura della porta e fu particolarmente colpito dal suo ombelico. Così al momento di preparare la cena, l’uomo ricordando quell’immagine, tirò la sfoglia in modo da ricreare quell’ombelico, decidendo poi di riempirla sfoglia con della carne. 

Toscana: Panzanella

La panzanella è una ricetta condivisa da più regioni ma collocata prevalentemente in Toscana.
La ricetta originale prevede pane raffermo, pomodori ramati, cipolla rossa e basilico, il tutto condito con olio d’oliva, aceto e sale.


Come molti piatti poveri e popolari da cui deriva gran parte della cucina italiana, non esiste un’unica ricetta. Alcune varianti riconosciute prevedono l’aggiunta del cetriolo mentre altri ingredienti sono più legati all’ispirazione del cuoco come per esempio olive, uova sode e tonno

Marche: Olive ascolane

Le olive ascolane devono il loro nome alla città di Ascoli Piceno e sono composte da olive verdi in salamoia, farcite all’interno da un composto tenero a base di carne.


La nascita delle olive all’ascolana ripiene e fritte si data  nell’anno 1800,  al tempo i cuochi che prestavano servizio presso le famiglie della locale nobiltà, accordandosi tra loro, inventarono il ripieno delle olive per consumare le notevoli quantità e varietà di carni che avevano a disposizione.

Umbria: Salsiccia di Norcia

La Salsiccia tipica di Norcia è prodotta dal taglio della spalla e della pancetta alle quali vengono tolti i nervi e la cotenna, viene poi macinata speziata con pepe sale e altre spezie. Viene cucinata prevalentemente alla brace sui carboni ed è tipica dei barbecue accompagnata da salse e pane fresco. 

Lazio: Pasta Amatriciana

Originaria della città di Amatrice, il sugo è composto da guanciale soffritto e sfumato con vino bianco secco, pomodoro e per finire pecorino.

È un piatto di origine contadina tramandato per lo più per via orale e oltre alla “ricetta originale” ne esistono diverse varianti.
La tradizione vuole che la pasta alla Gricia sia l’antenata da cui è stata creata poi l’amatriciana aggiungendo il pomodoro

Abruzzo: Arrosticini

Secondo la tradizione furono inventati circa nel 1930 da due pastori che tagliarono carne di una vecchia pecora in piccoli pezzi per non sprecare cibo, prendendone anche dalle zone vicine alle ossa dell’animale.

Vennero poi inseriti su bastoncini di legno e cucinati alla brace.
Nel tempo questo metodo di preparazione viene applicato non solo ai tagli meno pregiati ma anche ai migliori della carne. 

Molise: Composta molisana

La composta molisana è il più famoso antipasto appartenente alla cucina del Molise.
È realizzata con ingredienti contadini come uova sode, olive, pomodori, peperoni e cetrioli uniti tutti insieme e posati sui tipici taralli molisani chiamati “vescottera”.

Come molti piatti di questo tipo esistono diverse varianti più o meno “ufficiali” e varianti creative per arricchire la ricetta.

La pizza di Welldone Cils Social Food
La pizza di Welldone Cils Social Food

Campania: Pizza

Forse il piatto più conosciuto e apprezzato d’Italia oltre che il più famoso all’estero!
La pizza così come la conosciamo arriva nel 1889 quando il cuoco napoletano Raffaele Esposito creò la pizza Margherita (pomodoro, mozzarella e basilico) in onore della Regina Margherita di Savoia.


Ovviamente negli anni la pizza ha subito diverse rivoluzioni nei condimenti ma la ricetta tradizionale rimane la stessa!

Basilicata: Lagane e ceci

Da non confondere con le lasagne, di cui sono antenate, le lagane sono una tipologia di pasta simile alle tagliatelle, ma più larghe e corte preparate con acqua e farina.
Rimasero un prodotto locale fino a quando non si riuscì a conservarle per un tempo più lungo e poi si diffusero praticamente in tutta Italia.
La Basilicata è anche la terra dei ceci di Cicerale quindi il condimento perfetto per le lagane!

Puglia: Orecchiette alle cime di rapa

Una ricetta che contiene gli ingredienti tipici di questa regione: pasta di grano duro, ortaggi e olio extravergine di oliva.
La tradizione delle orecchiette o “recchjtèdd” risale al periodo medioevale tra il XII e il XIII secolo. Preparate con pasta artigianale di grano duro pugliese, una volta pronta veniva essiccata in modo da poterla conservare per periodi più o meno lunghi, anche sulle navi che partivano per lunghi viaggi ed era addirittura considerata una dote matrimoniale 

Calabria: Fileja alla ‘nduja

Tipica pasta calabrese che nasce da un impasto semplice di farina di grano duro e acqua a cui si unisce la ‘nduja, un salame molto piccante e particolare perché si può spalmare.
Solitamente accompagnato da un sugo semplice al pomodoro e pecorino per esaltarne il sapore.

Sicilia: Arancini

Palle di riso con ragù, piselli e formaggio, impanate e poi fritte.
Probabilmente la più discussa ricetta regionale d’Italia: arancini o arancine?
Dipende dalla città e dalla forma: Nella zona di Catania si chiamano arancini e hanno la forma di una goccia mentre nella zona di Palermo si chiamano arancine e hanno la forma di una palla, che ricorda appunto un’arancia. 

Sardegna: Pane fratau

Il pane fratau è una pietanza composta da uova, pane carasau – tipico pane sardo -, salsa di pomodoro, olio d’oliva e pecorino.
Le tradizioni sulla preparazione del piatto variano a seconda della zona: nella Gallura si prepara con questi soli ingredienti mentre in Barbagia utilizzano anche erbe aromatiche come prezzemolo, rosmarino e cicoria per insaporire.

A noi di WellDone piacciono tutte queste ricette e come nella tradizione cerchiamo sempre di sfruttare la cucina e i prodotti locali