Ti sei mai chiesto da dove arrivi il dolce più amato a Natale?

Il panettone oggi lo conosciamo con varie sfumature, accontenta sicuramente gli amanti del classico ma anche i più sofisticati che sono alla ricerca di gusti particolari come pistacchio o cioccolato.

Con il suo impasto morbido e profumato, ricco di burro, uova, uvetta e canditi, rallegra e arricchisce il periodo natalizio.

Oggi vogliamo scoprire le sue origini o almeno provarci, varie sono le leggende che raccontano la nascita del panettone e in questo articolo ti raccontiamo le 3 più conosciute.

Sicuramente è nato in Italia ed inizialmente era simile al pandolce genovese, più basso, rialzato poi con il tempo.

Origini panettone classico

Alla corte di Ludovico il Moro: tra geniali artisti e chef improvvisati troviamo le origini del panettone


Torniamo indietro nel tempo, precisamente al XV secolo dove ci addentriamo all’interno della regia di Ludovico il Moro.

È Natale e la famiglia degli Scorza festeggia a ritmo di musica e balli, il tutto accompagnato da un grande banchetto, finalmente è quasi l’ora del dolce.

Eccolo che finalmente si presenta, tutti rimangono sorpresi sia dalla forma che dal gusto, è qualcosa che ancora non si era visto. Di che si tratta?


L’origine del panettone spesso viene associata a questa storia dove il cuoco della famiglia Scorza accidentalmente aveva bruciato il dolce della serata.

In preda alla disperazione aveva proposto un dolce preparato dal servo di nome Toni, aveva aggiunto ad un panetto di lievito avanzato uova, zucchero e uvetta.

Fu subito un successo, venne chiamato “Pan de Toni” in onore dell’inserviente che aveva sacrificato il suo pasto da consumare a fine servizio.

Il panettone di Suor Ughetta

Siamo in coda davanti ad un monastero situato nella freddolosa Milano.

Abbiamo sentito di un nuovo e delizioso dolce, così buono che ha fatto parlare di sé tutta la città.

Lo possiamo però trovare solo all’interno di questo monastero. Di che si tratta?


La seconda leggenda sulle origini del panettone risale alla cuoca di un convento Milanese, Suor Ughetta (a Milano “ughett” vuol dire uvetta).

Avendo la dispensa del monastero limitata per Natale aveva preparato un dolce con il solo utilizzo di pochi ingredienti, aggiungendo all’impasto uova, zucchero e uvetta.

Le consorelle ne furono entusiaste e presto la voce del nuovo dolce si sparse per tutta Milano, c’erano infatti varie offerte verso il monastero con l’intento di gustare quel dolce prelibato.

I 3 grandi pani del capofamigliaDa un’antica usanza al panettone di oggi

Nel medioevo durante la cena di Natale venivano portati a tavola 3 grandi pani, elaborati appositamente per questo periodo.


Il capofamiglia ne serviva una fetta a tutti i commensali, conservandone però una per l’anno successivo, in segno di continuità e rinascita.

Per questo motivo il panettone è un prodotto classico del periodo Natalizio.

Che ne pensi di queste 3 leggende, quale ti ha sorpreso di più?

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